La condivisione del cibo sostiene la comunità e quando è organizzata il cibo diventa una forma d’arte e il momento della condivisione investe forme e significati legati all’espressione della bellezza. La comunità si impegna nella preparazione dei piatti, e porta la condivisione del cibo a un livello di partecipazione culturale che permette a tutti di esprimersi. Il momento del mangiare insieme è anche il momento del raccontare insieme: ricordare il passato, ricordare chi non c’è più. Il cibo attraversa la società in ogni modo possibile e immaginabile, perfino nella morte. Ha una dimensione universale e celebrativa che ci unisce tutti, dal primo all’ultimo giorno delle nostre vite.
James C. Wright
archeologo
ex Direttore dell’American School of Classical Studies ad Atene