Vanda Maria da Silva Castela Bonzinho

Vanda Maria da Silva Castela Bonzinho

La pesca illegale e l’inquinamento sono fra i maggiori pericoli che minacciano la sostenibilità a lungo termine di Ria Formosa, la laguna che bagna la parte settentrionale dell’isola portoghese di Culatra. La drastica diminuzione della popolazione locale di cavallucci marini – un tempo una delle più numerose al mondo – per via della cattura e vendita illegale sul mercato asiatico lancia un segnale d’allarme su come venga monitorata e controllata l’area. Posti di fronte alla fragilità della sussistenza e dell’habitat di questi animali, i membri della comunità di Culatra hanno assunto un ruolo chiave negli sforzi compiuti per assicurare un futuro alla popolazione di ippocampi.

I cambiamenti ambientali e l’inquinamento dell’acqua hanno colpito anche la produzione di vongole e ostriche, una fonte di reddito primaria per gli abitanti di Culatra. Negli ultimi anni le sostanze inquinanti provenienti dalle città vicine e dalle strutture turistiche – ne sono un esempio i pesticidi usati sui campi da golf – sono finite nelle acque della laguna di Ria Formosa dove vengono raccolti i frutti di mare. Questo crea talvolta delle zone “vietate” per la produzione. È quindi di fondamentale importanza garantire un ambiente sicuro per la biodiversità dell’ecosistema di Ria Formosa, il quale a sua volta garantirà condizioni di lavoro favorevoli e sostenibili agli abitanti di Culatra.

Sciaena – Marine Sciences and Cooperation Association